Piano cottura a induzione o a gas?

Nell’immaginario comune cucinare è sinonimo di fornello a gas gpl o metano. Nelle case italiane è un elettrodomestico che non può mancare ed è difficile pensare ad un sostituto. Negli ultimi tempi però sta prendendo piede il piano cottura ad induzione, un metodo di cottura molto diffuso in Francia e in altri Paesi europei. Quindi meglio il piano a induzione o gas?

Il metodo di cottura e di utilizzo è diverso, ma entrambi i modelli presentano dei lati positivi e dei lati negativi che non rendono possibile una risposta univoca su quale dei due sia da preferire. Tutto dipende dalle abitudini di ognuno, da come si è abituati a cucinare e alle esigenze estetiche e di design che si ha.

Vediamo quindi assieme le caratteristiche dei due piani cottura così potrete scegliere quello che fa meglio per le vostre esigenze.

Come funziona il fornello a gas

Il piano cottura a gas, che sia a metano o a gpl poco importa, è quello che tutti siamo abituati ad avere a casa. Funziona con un combustibile che una volta incendiato crea calore e riscalda le pietanze.

Il fuoco però non crea un calore circoscritto alla sola pentola, ma crea dispersione. Si dice di norma che un piano cottura a gas abbia una dispersione del 50%, se quindi impieghiamo una potenza di 2000 W produce una potenza di 1000 W. Il resto del calore è disperso nell’ambiente. L’aspetto positivo è che in Italia il costo del metano è ben inferiore a quello della corrente elettrica e questa dispersione viene di solito annullata in termini di costi in bolletta. I tempi di cottura delle pietanze sono leggermente superiori, per portare ad ebollizione 1 litro di acqua ci vogliono in media 5 minuti.

Come funziona il piano cottura a induzione

Nella scelta tra induzione o gas è bene conoscere il funzionamento di entrambi i sistemi di cucina. Il piano cottura ad induzione ha un funzionamento diverso a quello delle piastre elettriche o delle piastre alogene. I fornelli elettrici sono formati da una resistenza elettriche che si riscalda e trasmette il calore alla padella, così come il piano cottura alogeno che riscalda grazie ad alla presenza di una lampada alogena ad infrarossi. Entrambi i metodi di cottura sono assimilabili al fornello a gas nel funzionamento. Al contrario i fornelli a induzione sfruttano la corrente elettromagnetica. In sostanza la corrente elettrica viene trasmesse a delle bobine poste sotto la vetroceramica di copertura e si produce così un campo elettromagnetico che permette il surriscaldarsi della pentola e la conseguente cottura dei cibi.

Attenzione però, affinché tutto funzioni le pentole devono avere il fondo ferroso altrimenti non si crea il campo magnetico. Per funzionare quindi ha bisogno di corrente elettrica.

Da notare che spesso la potenza presente nelle case italiane di 3 Kwh può non essere sufficiente a supportare il funzionamento del fornello e di altri elettrodomestici. Il nostro consiglio è quindi quello di passare ad un contatore da 4,5 kwh o a 6 kwh, oppure potete acquistare un fornello ad induzione con il limitatore che vi permette di impostare l’assorbimento massimo dell’elettrodomestico. In questo modo potete evitare stacchi accidentali del contatore.

Il rendimento dei piani cottura ad induzione è sicuramente superiore a quelli a gas, perché è del 90%, quindi se si applica una potenza di 2000 W si produce una potenza di 1800 W. Per far bollire un litro di acqua ci impiega 3 minuti.

Spesso si abbandona l’idea di scegliere il piano cottura ad induzione perché non si vuole rinunciare alla bellezza e alla facilità di regolazione del calore dato dalla vista della fiamma. In realtà esistono piani cottura ad induzione con fiamma virtuale che, con l’ausilio di luci led, simulano la presenza della fiamma, per consentire una più facile regolazione dell’intensità.

Una soluzione di compromesso è rappresentata dal piano cottura combinato, che quindi combina in un solo elettrodomestico la cottura a gas e quella ad induzione, come quello riportato in foto qui sotto.

Piano cottura combinato

Ora che abbiamo visto come funzionano le due proposte scopriamo tutti i pro e i contro di induzione o gas. 

Induzione o gas: i pro e i contro del piano cottura a gas

In seguito abbiamo raccolto tutti i pro del fornello a gas:

  • Costo di acquisto inferiore;
  • Più facile regolare l’intensità del calore grazie alla visione della fiamma;
  • È possibile utilizzare qualsiasi tipo di pentola: ferrosa, alluminio, terracotta, ghisa;
  • Gusto estetico tradizionale;
  • Adattare il colore e il materiale allo stile della cucina;
  • In caso di blackout si può continuare a cucinare.

Nella discussione su se sia meglio l’induzione o gas vediamo i contro del piano cottura a gas sono:

  • Difficoltà di pulizia;
  • Rischio di scottarsi;
  • Rischio di perdite di gas;
  • Rendimento del piano cottura del 50%;
  • Tempo di ebollizione di 1 litro d’acqua 5 minuti;
  • Obbligo della cappa aspirante.

I pro e i contro del fornello a induzione

Passiamo ora al piano cottura a induzione. Scopriamo i suoi pro:

  • Rendimento del piano cottura del 90%;
  • Tempo di ebollizione di 1 litro d’acqua 3 minuti;
  • Facile da pulire;
  • Nessun rischio di fughe di gas;
  • Riduzione delle possibilità di scottarsi perché si attiva solo l’area dove è posizionata la pentola;
  • La cappa aspirante non è obbligatoria;
  • Possibilità di impostare il timer per lo spegnimento del piano cottura;
  • Se fuoriesce accidentalmente l’acqua o del cibo dalla pentola il piano cottura si arresta immediatamente;
  •  Cottura uniforme delle pietanze.

I contro del piano cottura ad induzione:

  • Prezzo d’acquisto più elevato;
  • Utilizzo di sole pentole con fondo ferroso;
  • Necessità di aumentare il voltaggio del contatore.

Nell’articolo abbiamo analizzato nel dettaglio il piano cottura induzione o gas, visto i pro e i contro del gas o induzione. Ora non resta che analizzare le vostre abitudini e scegliere ciò che fa meglio per voi.


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