05 Feb Illuminazione per la sala da pranzo: i nostri consigli
L’illuminazione per sala da pranzo è di fondamentale importanza per creare un ambiente accogliente e conviviale. Scegliere il giusto tipo di illuminazione e le giuste lampade è il primo passo verso la creazione di un soggiorno davvero unico. Spesso in fase di progettazione non si presta particolare attenzione alla posizione dei punti luce e neanche all’idea di che tipo di illuminazione si desidera avere. Di conseguenza ci si trova spesso ad affrontare situazioni impreviste.
Abbiamo già scritto un articolo su come illuminare la cucina. Ma con i nostri consigli sarà molto facile trovare il modo migliore per illuminare la sala da pranzo.
Come illuminare la sala da pranzo

Parlando di illuminazione è doveroso fare una piccola precisazione sui tipi di luce esistenti. Esistono principalmente due tipi di illuminazione: puntuale, o diretta, e soffusa, o indiretta.
La luce puntuale è quella che crea un’ombra, quindi ad esempio la classica luce di un lampadario pendente. Al contrario, la luce soffusa è una luce che proviene da più punti e non crea un effetto ombra, ma illumina l’ambiente in modo uniforme. Si può ricreare, ad esempio, con un ribassamento del soffitto in cartongesso in cui applicare dei led rivolti verso l’alto. È questa una soluzione per illuminare in modo soffuso ed uniforme la sala da pranzo.
Per illuminare a dovere il tavolo da pranzo possiamo associare i due tipi di illuminazione. Possiamo dotare la nostra sala da pranzo di una luce puntuale, con ad esempio un lampadario a sospensione sopra il tavolo da pranzo, e una luce soffusa generale ricreata con della applique o con il sistema in cartongesso visto prima. Oppure possiamo utilizzare un tipo di illuminazione con dimmer che ci permette di regolare l’intensità della luce a seconda delle necessità. Esistono molti modelli di lampadari da tavolo da pranzo e ne esistono anche con la luce regolabile. Prevedere i due tipi di illuminazione è fondamentale, sia per chi usa il tavolo solo per i pasti, ma anche per chi lo usa come studio.
È comunque bene sfatare un mito: la sala da pranzo e il tavolo in particolare devono essere ben illuminati per non affaticare la vista e per permettere ai commensali di gustare meglio le pietanze. La possibilità di comandare in modo separato la luce diffusa e la luce puntuale è anch’essa di fondamentale importanza. Infatti finché si mangia possiamo lasciare accese tutte le luci, quando invece ci si attarda a chiacchierare al tavolo da pranzo possiamo spegnere la luce diretta e lasciare accesa solo la luce indiretta. In questo modo si ricrea un ambiente più rilassato per la conversazione. È quindi importante scegliere accuratamente il lampadario sala.
Illuminazione per sala da pranzo: la forma del lampadario

La scelta della forma del lampadario è fondamentale. Se il tavolo da pranzo è rotondo possiamo preferire lampadari dalla forma tonda, se invece il tavolo è rettangolare meglio scegliere forme strette ed allungate.
Un’altra soluzione è quella di posizionare più lampade pendenti, ma ricordate di sceglierle sempre in numero dispari per ottenere un ambiente più armonico.
Se il vostro tavolo è allungabile non dovete sottovalutare l’illuminazione. È meglio scegliere un lampadario sala da pranzo con faretti direzionabili, in modo da poter illuminare in modo uniforme tutto il tavolo. Di solito infatti le parti più esterne dei tavoli allungabili risultano scarsamente illuminate. In ogni caso, scegliete un lampadario che non superi le dimensioni del tavolo, altrimenti rischiate di ricreare un effetto soffocamento.
Altezza lampada da tavolo
Per illuminare in modo corretto il tavolo da pranzo con una luce puntuale è bene posizionare il lampadario ad un’altezza di almeno 60 cm dal piano del tavolo. L’altezza è fondamentale perché il lampadario non deve impedire ai commensali di guardarsi in faccia e non deve nemmeno abbagliarli.
Scegliere la giusta altezza è quindi di fondamentale importanza per non rischiare di creare un effetto abbaglio. L’ideale è scegliere un lampadario regolabile, che permetta quindi di essere alzato o abbassato a seconda delle necessità. Se il soffitto è troppo basso, preferite al posto di un lampadario pendente una plafoniera, il risultato sarà leggermente diverso, ma senza dubbio meglio che avere un lampadario troppo invadente.

Distanza tra due lampadari

Se decidiamo di posizionare più punti luce sopra il tavolo è bene calcolare in modo corretto la distanza tra i lampadari per sala da pranzo. Ricordate che la simmetria è tutto. Dividete quindi la lunghezza del tavolo per il numero di punti luce e posizionate accuratamente i lampadari. A seconda di quelli scelti, potete decidere di appenderli tutti alla stessa altezza o di giocare su differenti livelli. Ad esempio i lampadari che ora vanno di moda che lasciano a vista le lampadine sono davvero molto adatti per questo gioco di altezze.
Quanti lumen per tavolo da pranzo
Quando si sceglie la lampadina per il nostro lampadario è bene prestare particolare attenzione alla potenza luminosa. Bisogna però fare una piccola distinzione tra lumen e lux:
- Il lumen è l’unità di misura del flusso luminoso e indica la quantità di luce proveniente dalla sorgente luminosa.
- Il lux, al contrario, è una misura relativa perché è pari ai lumen fratto 1 metro quadrato e indica quindi l’area illuminata dalla sorgente luminosa.
La zona pranzo richiede in norma di circa 350 lux per garantire una buona illuminazione delle pietanze. Per calcolare quindi i lumen della nostra lampadina dobbiamo moltiplicare 350 lux per i metri quadrati della sala da pranzo. Se abbiamo due o più punti luce, dobbiamo suddividere il risultato ottenuto per questo numero ottenendo così i lumen delle nostre lampadine.
È importante scegliere anche i gradi Kelvin delle luci a LED. A seconda della gradazione scelta si ha infatti lampadine a luce calda, quando i gradi Kelvin sono al di sotto di 3300, luce neutra quando sono compresi tra 3300 e 4000 e luce fredda quando superiore ai 4000° Kelvin.
Lampadario decentrato sul tavolo: cosa fare

Succede alle volte di trovarsi in una situazione in cui il punto luce non sia perfettamente centrato con il tavolo da pranzo. Le ragioni sono naturalmente diverse.
Può essere dovuto ad una scarsa o sbagliata progettazione, ma anche ad un restyling della sala da pranzo che ci ha portato a modificare la disposizione dei mobili trovandoci così con il punto luce decentrato rispetto al tavolo.
Le soluzioni per porvi rimedio sono diverse. Possiamo scegliere una lampada sala da pranzo lunga e orizzontale che distribuisca quindi l’illuminazione in modo uniforme su tutto il tavolo, staccandoci da un’illuminazione puntuale. Se invece il nostro punto luce è davvero distante dal tavolo possiamo ricorrere ad una simpatica soluzione che sta nell’utilizzare una fila di lampadine. È una soluzione che è tornata di moda per illuminare i giardini durante feste e party, ma può essere riproposta anche in casa. Si crea così un ambiente molto accogliente ed informale, nonché anticonvenzionale.
I diversi tipi di illuminazione
Fino ad ora abbiamo per comodità parlato di lampadario. Esistono però in commercio differenti tipi di soluzioni, che passano dai faretti a soffitto, ai faretti direzionabili fino alla lampada da terra.
Quando si parla di faretti ci si può riferire a quelli incastonati nel soffitto. In questo caso è fondamentale un’attenta progettazione perché devono essere predisposti gli attacchi in fase di ristrutturazione o di costruzione. È importante suddividere in modo corretto la loro posizione nel soffitto per non rischiare di ritrovarsi zone d’ombra o scarsamente illuminate.
Se non riuscite a rinunciare alla comodità dei faretti direzionabili, ma non potete più incastonarli nel soffitto, potete ricorrere alla scelta di un lampadario con faretti direzionabili. Sono senza dubbio una soluzione davvero comoda, perché a seconda della direzione che viene loro data, creano un ambiente e un’atmosfera diversa. Come visto in precedenza sono anche l’ideale per quando si ha un tavolo allungabile.
Una soluzione spesso non considerata è quella di utilizzare una lampada da terra. È senza dubbio un modo per illuminare il tavolo diverso dal normale. Perché funzioni però è necessario che la struttura della lampada sia sottile e poco ingombrante per garantire agli ospiti di potersi muovere liberamente attorno al tavolo.
E voi come avete illuminato la vostra sala da pranzo?
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